Impianti d’allarme e antifurti di ultima generazione

Tradizionalmente nel campo della sicurezza vengono venduti i sistemi di antifurto con fili, e la varietà disponibile è alquanto vasta in base alle esigenze di ciascun tipo di cliente e della situazione da proteggere. La composizione architettonica tipica di un comune sistema di antifurto vede la presenza di una centrale di controllo che è la componente principale di questi impianti, i sistemi di attivazione possono essere uno o più e consistono in tastiere a codice numerico, chiavi elettroniche, tessere magnetiche o a chip, radiocomandi, rivelatori di impronte digitali ecc. Sono presenti una moltitudine di sensori adatti al controllo delle zone da proteggere, e quindi vi sono tanti segnalatori per informare dell’evento in corso.

Acquistando impianti allarmi senza fili o antifurti radio, è possibile realizzare un sistema di sicurezza anche nel caso in cui si fosse in presenza di spazi non idonei al passaggio ed al collegamento di un grande numero di cavi attinenti al complesso degli strumenti di cui si necessita. Esiste una vasta gamma di tipologie di sistemi di antifurto senza fili, che sono sottoposti continuamente a test e studi per scopi innovativi e migliorativi per poter venire efficacemente incontro a qualsiasi esigenza dell’utilizzatore a protezione di abitazioni e persone. Bisogna comunque dire che in molti impianti d’allarme la struttura dei sistemi filari è identica a quella dei sistemi senza fili, per cui l’unica differenza, peraltro notevole, consiste nella mancanza dei cavi di collegamento nei secondi. È possibile trovare prodotti con centrale compatta gestita munita di un microprocessore e gestita da una chiave elettronica con sirena incorporata. La zona di allarme è accompagnata da una zona tamper, in più gli allarmi sono soggetti a memorizzazione. In altri tipi impianto la centrale a microprocessore è dotata di tastiera incorporata, in più vi sono ben otto zone programmabili peraltro escludibili singolarmente. Le tastiere remote utilizzabili possono essere in numero di tre, inoltre le segnalazioni ottico-acustiche sono adatte ad un inserimento sia totale che parziale. Il loro contenitore è in policarbonato in più è presente un apposito vano per l’alloggio della batteria.

In altri impianti di antifurto è possibile utilizzare anche delle tastiere remote fino ad un massimo di sei, inoltre vi sono degli inseritori per chiavi elettroniche digitali riguardanti l’accensione e lo spegnimento totale. Le segnalazioni ottico-acustiche sono inseribili sia parzialmente che totalmente, mentre la memoria è piuttosto ampia, infatti può essere capace di arrivare alla registrazione di ben 250 eventi in aggiunta alla data ed all’ora. I codici inseribili sono otto, invece le configurazioni reimpostate in numero di quattro. Il contenitore è in policarbonato, ed è presente anche una forte protezione antimanomissione. In questi tipi di impianti allarme possono esserci centrali a microprocessore ad otto zone dotate di chiave elettronica a bordo. Le aree da chiave gestibili sono due, ovvero perimetrale e volumetrica, mentre le segnalazioni sempre ottiche ed acustiche sono inseribili parzialmente e totalmente con esclusione delle zone da centrale. Il contenitore è in policarbonato e quindi non manca l’alloggiatore per la batteria. È importante segnalare anche la presenza di tre chiavi elettroniche.

Le tastiere dotate di led sono retroilluminate e consentono il controllo nonchè l’attivazione, la disattivazione e la paralizzazione dello stato dell’impianto. Non manca la memoria degli allarmi, in più bisogna segnalare la presenza di tastiere munite di microprocessore excel con display retroilluminato per consentire la visualizzazione degli eventi con memoria che arriva alla registrazione di ben 250 eventi a rotazione.
È possibile unire a questi antifurti dei kit composti da chiave digitale a microprocessore e da tre chiavi elettroniche a contatti con un inseritore a led in versione da incasso compatibile con gli standard MAGIC, LIVING, LIVING INTERNATIONAL, GEWISS, VIMAR, AVE, in più è presente un modulo di lettura chiavi per le funzioni di accensione e di spegnimento di tipo C3 KEYBIT 3. Certe chiavi elettroniche sono davvero eccellenti visto che possono essere digitali a contatti e dotate di microprocessori in grado di gestire oltre 100 miliardi di combinazioni.